Il Diario storico
Il Presidente della Repubblica lascia il Palazzo del Quirinale, accompagnato dal Segretario generale. L'auto presidenziale è preceduta da un'autovettura con il Capo del Cerimoniale della Presidenza della Repubblica, il Consigliere Militare Aggiunto di servizio ed il Comandante dei Corazzieri ed è seguita dalla vettura con l'Ispettore Generale Capo di P.S. presso il Quirinale e da un'altra autovettura con il Consigliere Diplomatico, il Consigliere Militare ed il Capo della Segreteria Particolare e del Servizio Stampa.
Il Capo dello Stato giunge al Lungotevere Arnaldo da Brescia, ove si trovano ad attenderlo i Rappresentanti della Camera, del Senato, del Governo e della Corte costituzionale, nonché il Sen. Giuseppe Saragat, l'On. Flavio Orlandi, il Sindaco ed il Prefetto di Roma. Dopo lo scoprimento simbolico del monumento, il Presidente della Repubblica accede alla tribuna, ove gli vengono presentati i membri dell'Internazionale Socialista, colà in precedenza convenuti, e prende quindi posto nella poltrona di prima fila a Lui riservata, avendo a destra e a sinistra le principali Autorità, secondo l'ordine delle precedenze.
Indirizzo di saluto dell'On. Flavio Orlandi, Segretario Politico del PSDI, e successivo intervento del Signor Bruno Pitterman, Presidente dell'Internazionale Socialista. Il Sen. Giuseppe Saragat pronunzia quindi l'orazione ufficiale.
Al termine, il Capo dello Stato, dopo aver ricevuto il saluto e l'omaggio delle Autorità, lascia il luogo della cerimonia per far rientro al Palazzo del Quirinale (corteo: stessa formazione dell'andata).