Il Diario storico
Il Presidente della Repubblica lascia la tenuta di Castelporziano in autovettura, diretto al Palazzo della Corte dei conti.
Il Segretario generale della Presidenza della Repubblica, il Consigliere Diplomatico, il Consigliere Militare, il Capo del Servizio Stampa, il Capo del Cerimoniale, il Capo della Segreteria del Segretario generale, il Segretario Particolare del Presidente della Repubblica, il Dott. Giovanni Saragat, il Consigliere Militare Aggiunto di servizio ed il Comandante dei Corazzieri raggiungono, ognuno per proprio conto, la sede della Corte dei conti.
Il Presidente della Repubblica giunge all'ingresso principale della Corte dove, nell'atrio, viene ricevuto dal Procuratore Generale Dott. Fernando Chiesa e dal Segretario generale Dott. Marcello Valentini, i quali lo accompagnano per lo scalone d'onore nello Studio del Presidente della Corte Dott. Eduardo Greco. Quivi il Capo dello Stato riceve il saluto dell'ex Presidente della Repubblica, Sen. Giovanni Gronchi, dei Rappresentanti della Camera, del Senato, del Governo e della Corte costituzionale. Preceduto dal Capo del Cerimoniale della Presidenza della Repubblica, dal Consigliere Militare Aggiunto di servizio e dal Comandante dei Corazzieri ed accompagnato dalle predette Autorità, il Presidente della Repubblica, attraversato il corridoio del Segretariato Generale e la Sala del Consiglio, fa il suo ingresso nell'Aula delle Sezioni Riunite e prende posto nella poltrona centrale della prima fila, avendo a destra e a sinistra le principali Autorità, secondo l'ordine delle precedenze.
Ha inizio la cerimonia:
- Il Presidente del Consiglio dei ministri, seduto tra gli invitati, si alza e si reca al tavolo con il microfono da dove rivolge un indirizzo di saluto. Terminato di parlare, riprende nuovamente posto tra gli invitati.
- discorso del Presidente della Corte dei conti.
Al termine della cerimonia, il Capo dello Stato, accompagnato ai piedi dello scalone d'onore dal Dott. Greco nonché dalle stesse Personalità che lo avevano ricevuto all'arrivo, lascia il Palazzo della Corte per fare rientro a Castelporziano. Gli altri componenti del Seguito presidenziale rientrano, ognuno per proprio conto, al Palazzo del Quirinale.