Il Diario storico
Il Ministro di Grazia e Giustizia giunge al Palazzo del Quirinale (Palazzina) per rilevare il Presidente della Repubblica.
Il Capo dello Stato prende posto in automobile di rappresentanza insieme al Ministro Guardasigilli, al Segretario generale della Presidenza della Repubblica ed al Consigliere Militare. L'auto presidenziale, che è scortata da Corazzieri in motocicletta, è preceduta da una vettura con il Capo del Cerimoniale della Presidenza della Repubblica, il Consigliere Militare Aggiunto di servizio ed il Comandante dei Corazzieri, ed è seguita da una vettura di servizio con il Prefetto Sovrintendendente l'Ispettorato Generale di P.S. del Quirinale e da altre due vetture: la prima con il Capo della Segreteria Particolare e del Servizio Stampa ed il Segretario Particolare del Presidente della Repubblica, la seconda con il Capo della Segreteria del Segretario generale ed il Dott. Giovanni Saragat.
Il Presidente della Repubblica giunge al Palazzo di Giustizia dove, nel cortile d'onore, accompagnato dal Ministro Guardasigilli, dal Consigliere Militare e dal Comandante della Regione Militare, passa in rassegna un picchetto d'onore schierato con bandiera e musica. Quindi viene ricevuto dal Presidente di Sezione della Corte Suprema di Cassazione Dott. Marletta e dall'Avvocato Generale Dott. Federico Criscuoli, entrambi in toga rossa e tocco, i quali lo accompagnano, insieme al Ministro, Guardasigilli, per lo scalone d'onore, al primo piano nello Studio del Primo Presidente. Quivi il Capo dello Stato riceve il saluto dei Rappresentanti della Camera, del Senato e della Corte costituzionale, nonché del Presidente Aggiunto della Corte Suprema di Cassazione Dott. Scarpella. Preceduto dal Capo del Cerimoniale della Presidenza della Repubblica, dal Consigliere Militare Aggiunto di servizio e dal Comandante dei Corazzieri ed accompagnato dalle predette Autorità, il Presidente della Repubblica si reca nell'Aula Magna. Nella Galleria di accesso all'Aula Magna rende gli onori un reparto composto da plotoni dell'Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Corpo delle Guardie di P.S. e del Corpo degli Agenti di Custodia.
Il Capo dello Stato accede nell'Aula Magna e prende posto nella poltrona centrale della prima fila, avendo a destra e a sinistra le principali Autorità, secondo l'ordine delle precedenze. Il Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione dichiara aperta la seduta dell'Assemblea Generale della Corte e, dopo aver annunciato che si dà per letto il decreto presidenziale di composizione delle Sezioni Unite e Semplici della Corte, dà la parola al Procuratore Generale per riferire sull'Amministrazione della Giustizia. Terminata la relazione, il Primo Presidente, su richiesta del Procuratore Generale, dichiara, IN NOME DEL POPOLO ITALIANO, aperto l'Anno Giudiziario 1969.
Tolta la seduta, il Primo Presidente ed il Procuratore Generale accompagnano il Presidente della Repubblica fino allo Studio del Primo Presidente, seguiti dalle Autorità e dai Magistrati che hanno l'incarico di accompagnare il Capo dello Stato.
Dopo il commiato, il Presidente della Repubblica viene accompagnato ai piedi dello scalone dai Magistrati che lo hanno ricevuto all'arrivo. Nel cortile d'onore, il Capo dello Stato, accompagnato dal Ministro Guardasigilli, dal Consigliere Militare e dal Comandante della Regione Militare, passa in rassegna un picchetto d'onore schierato con bandiera e musica. Quindi il Presidente della Repubblica, accompagnato come all'arrivo, lascia il Palazzo di Giustizia per fare rientro al Quirinale (Corteo: stessa formazione dell'andata).