Il Diario storico
Il Presidente della Repubblica, accompagnato dal Segretario generale, lascia la Palazzina in automobile. L'auto presidenziale è preceduta da una vettura con il Capo del Cerimoniale della Presidenza della Repubblica, il Consigliere Militare Aggiunto di servizio ed il Comandante dei Corazzieri ed è seguita da una macchina di servizio con l'Ispettore Generale di P.S. presso il Quirinale e da altre due vetture: la prima con il Consigliere Militare ed il Consigliere Diplomatico, la seconda con il Segretario Particolare e l'Addetto Stampa.
Il Capo dello Stato giunge al Palazzo della Civiltà del Lavoro all'EUR (gradinata). All'ingresso si trovano a riceverlo: i Rappresentanti del Senato, della Camera, del Governo e della Corte costituzionale, il Sindaco ed il Prefetto di Roma, i Presidenti delle Federazioni Nazionali dei Cavalieri, Maestri e Anziani del Lavoro d'Italia. Il Presidente della Repubblica, ricevuto l'omaggio delle Autorità, accede nella Sala, dove prende posto nella poltrona centrale di prima fila, avendo, rispettivamente a destra e a sinistra, le principali Autorità secondo l'ordine delle precedenze. Ha inizio la cerimonia:
- brevi parole del Presidente dei Cavalieri del Lavoro;
- brevi parole del Sindaco di Roma;
- brevi parole del Presidente dell'Associazione Nazionale Lavoratori Anziani;
- discorso del Presidente della Federazione Nazionale dei Maestri del Lavoro;
- discorso del Ministro del Lavoro.
Terminati i discorsi il Capo dello Stato viene pregato di prender posto sul podio insieme ai rappresentanti del Parlamento e del Governo per procedere alla consegna delle insegne ai decorati del Lazio e dell'Umbria.
Il Capo dello Stato viene accompagnato all'uscita dalle stesse Autorità che lo avevano ricevuto all'arrivo e lascia il Palazzo della Civiltà per far ritorno al Quirinale.