Il Diario storico
Il Ministro di Grazia e Giustizia giunge al Palazzo del Quirinale (Palazzina) per rilevare il Presidente della Repubblica.
Il Capo dello Stato prende posto in un'automobile di rappresentanza insieme al Ministro Guardasigilli, al Segretario generale e al Consigliere Militare. L'auto presidenziale, che è scortata da Corazzieri in motocicletta, è preceduta da una vettura con il Capo del Cerimoniale della Presidenza della Repubblica, il Consigliere Militare Aggiunto di servizio e il Comandante dei Corazzieri, ed è seguita da una vettura di servizio con l'Ispettore Generale di P.S. del Quirinale e da altra vettura con il Consigliere Diplomatico ed il Capo della Segreteria Particolare del Presidente della Repubblica.
Il Presidente della Repubblica giunge al Palazzo di Giustizia dove, nel cortile d'onore, accompagnato dal Ministro Guardasigilli e dal Consigliere Militare, passa in rassegna un picchetto schierato con bandiera e musica. Quindi viene ricevuto dal Presidente di Sezione della Corte Suprema di Cassazione Dott. Giuseppe Guido Loschiavo e dall'Avvocato Generale Dott. Tito Parlatore, entrambi in toga rossa e tocco, i quali lo accompagnano, insieme al Ministro Guardasigilli, per lo scalone d'onore, al primo piano nel Gabinetto del Primo Presidente. Quivi il Capo dello Stato riceve il saluto dei Rappresentanti del Senato, della Camera, del Governo e della Corte costituzionale, nonché del Presidente aggiunto della Corte Suprema di Cassazione Dott. Stanislao Vista. Preceduto dal Capo del Cerimoniale della Presidenza della Repubblica, dal Consigliere Militare Aggiunto di servizio e dal Comandante dei Corazzieri ed accompagnato dalle predette Autorità, il Presidente della Repubblica si reca nell'Aula Magna, davanti alla quale passa in rassegna un reparto armato che gli rende gli onori. Nell'Aula Magna il Capo dello stato prende posto nella poltrona centrale della prima fila, avendo a destra e a sinistra le principali Autorità, secondo l'ordine delle precedenze. Il Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione dichiara aperta la seduta dell'Assemblea Generale della Corte e, dopo aver annunziato che si dà per letto il decreto presidenziale di composizione delle Sezioni Unite e Semplici della Corte, dà la parola al Procuratore Generale per riferire sulla Amministrazione della Giustizia. Terminata la relazione, il Primo Presidente, su richiesta del Procuratore Generale, dichiara, in nome del popolo italiano, aperto l'Anno Giudiziario 1964.
Tolta la seduta, il Primo Presidente e il Procuratore Generale accompagnano il Presidente della Repubblica fino al Gabinetto del Primo Presidente, seguiti dalle Autorità e dai Magistrati che hanno l'incarico di accompagnare il Capo dello Stato. Dopo il commiato, il Presidente della Repubblica, viene accompagnato ai piedi dello scalone dai Magistrati che lo hanno ricevuto all'arrivo e si reca, in forma privata. nell'Aula Magna dell'Ordine degli Avvocati e Procuratori di Roma.
Il Capo dello Stato giunge nell'Aula Magna dell'Ordine degli Avvocati e Procuratori di Roma, accolto dal Presidente del Consiglio dell'Ordine, Avv. Filippo Ungaro, e dai componenti del Consiglio. Dopo brevi parole dell'Avv. Ottorino Petroni, di un rappresentante dei Procuratori Legali, del Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione e dall'Avv. Ungaro, il Presidente della Repubblica procede alla consegna delle Medaglie d'Oro agli Avvocati con oltre cinquanta anni di attività professionale. Successivamente, il Capo dello Stato sosta nella Sala della Presidenza del Consiglio dell'Ordine per un rinfresco.
Al termine della cerimonia il Capo dello Stato, dopo avere ricevuto l'omaggio delle Autorità presenti, e dopo di avere ricevuto, nel Cortile, gli onori come all'arrivo, lascia il Palazzo di Giustizia per fare rientro al Quirinale.