Il Diario storico
Il Presidente della Repubblica lascia la Palazzina in automobile, accompagnato dal Segretario generale. L'auto presidenziale è preceduta da una vettura con il Capo del Cerimoniale della Presidenza della Repubblica, il Consigliere Militare aggiunto di servizio ed il Comandante dei Corazzieri ed è seguita da altre vetture con il Consigliere Militare, il Segretario Particolare del Presidente della Repubblica, il Capo dell'Ufficio Stampa e l'Ispettore Generale Capo di P.S. del Quirinale.
Il Capo dello Stato giunge in Campidoglio dove si trovano a riceverLo i rappresentanti del Senato, della Camera, del Governo, della Corte costituzionale, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio per il Servizio della Stampa e Informazioni, il Commissario Straordinario al Comune di Roma ed il Prefetto. Accompagnato dalle predette Autorità, il Presidente della Repubblica accede nella Sala degli Orazi e Curiazi e prende posto nella poltrona centrale della prima fila, avendo a destra e a sinistra le principali autorità secondo l'ordine delle precedenze. Ha inizio la cerimonia:
- breve saluto del Commissario Straordinario al Comune (5');
- discorso dell'On. V. Presidente del Consiglio dei ministri, Sen. Piccioni (15');
- lettura delle motivazioni fatta dal Presidente della Commissione "Penna d'Oro" e "Libro d'Oro", Prof. Bonaventura Tecchi.
Il Prof. Tecchi, dopo che il Signor Presidente era già salito sul palco, anziché limitarsi a leggere le motivazioni (già di per sé lunghe) ha fatto ad esse precedere due piuttosto lunghe illustrazioni, costringendo il Capo dello Stato e tutti gli astanti a rimanere in piedi. Il Presidente della Repubblica viene pregato di procedere alla consegna dei premi allo scrittore Bruno Nardi e al Presidente della Casa Editrice Zanichelli, Ing. Giovanni Enriques.
Il Capo dello Stato, dopo aver ricevuto il saluto e l'omaggio delle autorità, lascia il Campidoglio per rientrare al Quirinale.