Il Diario storico
Il Capo dello Stato lascia la Palazzina in automobile di rappresentanza (Flaminia 335), accompagnato dal Segretario generale, dal Consigliere Militare e dal Capo Ufficio Relazioni con l'Estero. L'automobile presidenziale è preceduta da una vettura con il Cerimoniere della Presidenza della Repubblica, il Consigliere Militare Aggiunto ed il Comandante dei Corazzieri; ed è seguita da altre vetture con il Segretario Particolare del Presidente della Repubblica e Capo dell'Ufficio Stampa, e l'Ispettore Generale Capo di P.S. del Quirinale.
Il Presidente della Repubblica giunge alla Chiesa di S. Maria degli Angeli. All'arrivo del Capo dello Stato, il Reggimento di formazione, schierato sulla Piazza antistante la Chiesa, presenta le armi, mentre il trombettiere esegue tre squilli di attenti. Il Presidente della Repubblica, sosta brevemente di fronte allo schieramento, rispondendo al saluto; quindi, ricevuto dai rappresentanti del Senato, della Camera, del Governo e della Corte costituzionale, dal Sottosegretario alla Difesa, dal Capo di S.M. della Difesa, dal Segretario generale dell'Aeronautica, dal Commissario Straordinario al Comune di Roma e dal Prefetto, fa ingresso nella Chiesa, raggiungendo la poltrona a Lui riservata. Ai lati del tumolo prestano servizio di onore avieri della 46^ Aerobrigata. È altresì schierato un picchetto con la bandiera della, 46^ Aereobrigata.
L'Ordinario Militare, Mons. Pintonelli, celebra la S. Messa dopodiché ha luogo l'assoluzione del Tumulo.
Al termine del rito, il Capo dello Stato, dopo aver salutato i familiari dei Caduti, si avvia all'uscita, preceduto dal Cerimoniere della Presidenza, dal Consigliere Militare Aggiunto e dal Comandante dei Corazzieri ed accompagnato dalle stesse Autorità che si trovavano a riceverLo. Sulla piazza il Reggimento di formazione rende gli onori come all'arrivo, e quindi, ricevuto il saluto delle Autorità, il Capo dello Stato lascia Piazza della Repubblica per far ritorno al Quirinale.