Il Diario storico
Il Presidente della Repubblica, accompagnato dal Segretario generale, lascia via Carlo Fea. In altra vettura prende posto il Consigliere Militare. Segue l'auto dell'Ispettore Generale Capo di P.S.
All'altezza del Piazzale dell'Agricoltura l'auto presidenziale viene preceduta dalla macchina di servizio con il Capo del Cerimoniale della Presidenza della Repubblica ed il Consigliere Militare Aggiunto e seguita da altra vettura con il Segretario Particolare del Presidente della Repubblica e il Capo dell'Ufficio Stampa.
Il Capo dello Stato giunge all'ingresso del Palazzo della Civiltà del Lavoro dove viene ricevuto dai rappresentanti del Senato, della Camera, del Governo, della Corte costituzionale e del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro, dal Sindaco e dal Prefetto di Roma, dal Presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro Gr. Uff. Enrico Pozzani, dal Presidente della Federazione dei Maestri del Lavoro Pietro D'Alessandro e dal Presidente dell'Associazione Nazionale Lavoratori Anziani, Leopoldo Rubinacci. Accompagnato dalle predette Autorità il Presidente della Repubblica accede nel salone d'onore dove prende posto nella poltrona centrale di prima fila avendo a destra e a sinistra le principali autorità secondo l'ordine delle precedenze. Ha inizio la cerimonia:
- saluto del Sindaco di Roma;
- saluto del Presidente dei Maestri del Lavoro;
- saluto del Presidente dell'Associazione Lavoratori Anziani;
- discorso ufficiale del Presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro e dell'Ente Palazzo Civiltà del Lavoro;
- replica del Ministro dell'Industria e Commercio (40'circa). Successivamente il Presidente della Repubblica procede alla consegna delle insegne ai nuovi Cavalieri del Lavoro.
Il Capo dello Stato viene accompagnato all'uscita dalle stesse autorità che lo avevano ricevuto all'arrivo e lascia il Palazzo con il Seguito.