Il Diario storico
Il Ministro di Grazia e Giustizia giunge al Palazzo del Quirinale per rilevare il Presidente della Repubblica.
Il Capo dello Stato prende posto in un'automobile Fiat 2800 insieme al Ministro Guardasigilli, al Segretario generale e al Consigliere Militare. L'auto presidenziale che è scortata da Corazzieri in motocicletta, è preceduta da una macchina di servizio con il Cerimoniere della Presidenza della Repubblica, il Consigliere Militare aggiunto di servizio e il Comandante lo Squadrone Corazzieri. Seguono in altre macchine il Ministro Cippico, il Dr. Cosentino, il Segretario Particolare del Presidente della Repubblica, il Capo dell'Ufficio Stampa e il Dr. De Stefano.
Il Presidente della Repubblica giunge al Palazzo di Giustizia dove, nel cortile d'onore, viene ricevuto dal Presidente di Sezione della Corte di cassazione dr. Zappulli e dall'Avvocato Generale dr. Pomodoro, entrambi in toga rossa e tocco, i quali Lo accompagnano insieme al Ministro Guardasigilli, per lo scalone d'onore, al primo piano nel Gabinetto del Primo Presidente. Quivi il Capo dello Stato riceve il saluto del Presidente di Sezione dr. Petraccone, del Presidente della Camera, del Presidente del Senato e del Governo. Accompagnato dalle predette Autorità, il Presidente della Repubblica si reca nell'Aula Magna davanti alla quale passa in rassegna un reparto di carabinieri e uno di guardie di P.S. Nell'Aula il Capo dello Stato prende posto nella poltrona centrale della prima fila, avendo a destra e a sinistra le principali autorità secondo l'ordine delle precedenze.
Appena entrato nell'Aula il Presidente della Repubblica, i Magistrati della Corte e del Pubblico si levano in piedi. Il Primo Presidente della Corte di cassazione dichiara aperta la seduta dell'Assemblea Generale della Corte e, dopo avere annunciato che si dà per letto il decreto presidenziale di composizione delle Sezioni Unite e semplici della Corte, dà la parola al Procuratore Generale per riferire sull'Amministrazione della Giustizia.
Terminata la relazione, il Primo Presidente, su richiesta del Procuratore Generale, dichiara In nome del Popolo italiano, aperto l'anno giudiziario 1957.
Chiusa la seduta, il Primo Presidente e il Procuratore Generale accompagnano il Presidente della Repubblica fino al Gabinetto del Primo Presidente, seguiti dalle Autorità e dai Magistrati che hanno l'incarico di accompagnare il Capo dello Stato. Dopo il commiato, il Presidente della Repubblica viene accompagnato a piè dello scalone dai Magistrati che Lo hanno ricevuto all'arrivo e lascia il Palazzo di Giustizia per far ritorno al Palazzo del Quirinale.