Il Diario storico
Il Presidente della Repubblica giunge da Napoli in automobile, in forma privata, al porticciolo di Formia. Ad attenderlo si trovano il Ministro della Difesa, il Capo di S.M. della Difesa, il Capo di S.M. della Marina, il Capo di S.M. dell'Aeronautica, il Comandante del Dipartimento Marittimo del Basso Tirreno, il Prefetto di Latina e il Sindaco di Formia. Dopo aver ricevuto il saluto e l'omaggio delle predette autorità, il Capo dello Stato assumendo la forma ufficiale, si imbarca sul motoscafo presidenziale insieme al Ministro della Difesa, al Capo di S.M. della Difesa, al Capo di S.M. della Marina, al Capo di S.M. dell'Aeronautica, al Comandante del Dipartimento Marittimo del Basso Tirreno, al Segretario generale della Presidenza della Repubblica e al Consigliere Militare per recarsi sulla nave "Abruzzi". Dal motoscafo il Capo dello Stato passa in rassegna le unità ormeggiate alla fonda che rendono gli onori con gli equipaggi schierati per il saluto alla voce. All'atto in cui il motoscafo scosta dal porticciolo, le unità alla fonda sparano le prescritte salve di saluto.
Il Presidente della Repubblica giunge sulla nave "Abruzzi" dove viene ricevuto dal Comandante in Capo delle Forze Navali il quale Gli presenta i Comandanti delle unità navali partecipanti alle esercitazioni e rappresentanze dei relativi equipaggi. Subito dopo nel quadrato ufficiali vengono illustrate le esercitazioni che saranno svolte durante l'uscita in mare. Le altre persone che costituiscono il seguito del Capo dello Stato raggiungono la nave stessa con altri mezzi che scosteranno da terra non appena il Presidente della Repubblica ha preso imbarco.
Colazione a bordo.
Uscita della "Abruzzi" in mare e svolgimento delle esercitazioni.
Termine delle esercitazioni diurne. Cerimonia della "ammainabandiera" con le unità del gruppo "Abruzzi" naviganti a distanza ravvicinata e recitazione della preghiera del marinaio.
Pranzo in navigazione.
Esercitazioni notturne.
Fonda nella rada di Anzio. Il Capo dello Stato sbarca dalla "Abruzzi" e prende posto nel motoscafo presidenziale con le stesse autorità che lo hanno accompagnato all'arrivo. A terra il Presidente della Repubblica viene ricevuto dal Prefetto di Roma e dal Sindaco di Anzio e quindi percorre a piedi il viale dal porto alla piazza Garibaldi ricevendo l'omaggio della popolazione. Il Presidente della Repubblica prende quindi posto in automobile per fare ritorno, in forma privata, a Roma.