Il Diario storico
Giungono alla Vetrata i Presidenti della Camera e del Senato, accompagnati dai rispettivi Segretari Generali, nonché i Giudici della Corte costituzionale. Ricevuti da funzionari della Presidenza della Repubblica, i Presidenti delle Assemblee e seguito vengono accompagnati nell'anticamera dello studio del Capo dello Stato; mentre i Giudici accedono alla Sala degli Specchi ove sostano brevemente intrattenuti da altri funzionari della Presidenza della Repubblica.
Rilevato dai Presidenti della Camera e del Senato, dai rispettivi Segretari Generali, dal Segretario generale della Presidenza della Repubblica, dal Consigliere Militare e dal Capo dell'Ufficio Rapporti con l'Estero, il Capo dello Stato lascia il proprio Studio e attraverso la Sala Battaglie, la Sala Staffieri, la Sala Fumo, il Salottino Don Chisciotte, la Sala Peri, la Sala degli Arazzi, giunge alla Sala degli Specchi, donde, ricevuto l'omaggio dei Giudici della Corte costituzionale, passa nel Salone delle Feste, seguito dalle Autorità che Lo hanno rilevato nonché dai Giudici stessi.
Il Presidente della Repubblica prende posto dietro il tavolo avendo alla Sua destra il Presidente del Senato e alla Sua sinistra il Presidente della Camera, i quali intervengono al giuramento dei Giudici, quali testimoni. A tergo del Capo dello Stato assistono alla cerimonia il Segretario generale della Presidenza della Repubblica, i Segretari Generali del Senato e della Camera, nonché il Consigliere Militare e il Capo dell'Ufficio Rapporti con l'Estero della Presidenza della Repubblica. Ha quindi inizio la cerimonia del giuramento. I Giudici sono chiamati a giurare secondo l'ordine alfabetico. II Presidente del Senato consegna a ciascuno di essi la formula del giuramento, che viene prestato leggendo ad alta voce la formula medesima e tenendo nel contempo la mano destra sul testo della Costituzione, posto sul tavolo presidenziale. Il Presidente della Camera sottopone quindi al Presidente della Repubblica il verbale di giuramento, che già firmato dal giurante, viene controfirmato dai Presidenti delle Assemblee. Ricevuto il giuramento da parte di tutti i Giudici, il Capo dello Stato pronuncia le parole riferite nell'allegato (A).
Allegato A: indirizzo del Presidente della Repubblica ai Giudici della Corte costituzionale
Con il giuramento oggi prestato i Giudici della Corte Costituzionale hanno assunto le proprie funzioni. Provvederò successivamente a convocare la Corte, a norma della I^ disposizione transitoria della legge 11 marzo 1953 n.87, perché essa tenga la prima adunanza.
Giunge alla Vetrata l'On. Segni, Presidente del Consiglio dei Ministri, che, ricevuto da funzionari della Presidenza della Repubblica, viene accompagnato nella Sala degli Arazzi, dove è intrattenuto fino al termine della cerimonia di giuramento e quindi introdotto nel Salone delle Feste. Quivi Gli vengono presentati i Giudici della Corte costituzionale. Nel frattempo le Alte Cariche dello Stato, giunte al Quirinale e ricevute al loro arrivo da funzionari della Presidenza della Repubblica, sono dai medesimi intrattenute nella Galleria di accesso al Salone delle Feste.
Le Alte Cariche dello Stato vengono introdotte nel Salone delle Feste, dove il Capo dello Stato pronuncia una breve allocuzione.
Al termine della cerimonia il Capo dello Stato, ricevuto l'omaggio degli intervenuti, lascia il Salone delle Feste per rientrare nel Suo studio, accompagnato dalle stesse personalità che Lo avevano rilevato.
discorsi svolti nella stessa giornata
Al Presidente del Consiglio dei ministri, Antonio Segni (considerazioni in sede di promulgazione della legge recante norme per lo svolgimento degli esami di Stato per l'abilitazione all'esercizio professionale dell'insegnamento medio) (pdf)In occasione del giuramento dei Giudici della Corte costituzionale (pdf)