Il Diario storico
Il Presidente della Repubblica lascia il Palazzo del Quirinale in un'automobile Fiat 2800, accompagnato dal Segretario generale e dal Consigliere Militare, per recarsi in Campidoglio. L'auto presidenziale, che è scortata da Corazzieri in motocicletta, è preceduta da tre macchine di servizio: la prima con il Funzionario dell'Ispettorato Generale di P.S. del Quirinale; la seconda con il Capo dell'Ufficio Stampa ed il Segretario Particolare del Presidente della Repubblica e il Consigliere Militare Aggiunto ed è seguita dalla macchina del Capo dell'Ispettorato Generale di P.S.
Il Capo dello Stato giunge in Campidoglio (ingresso Palazzo dei Conservatori). Sulla porta sono a riceverlo: il Sen. Molé, Vice Presidente del Senato, l'On. Targetti, Vice Presidente della Camera, l'On. Vigorelli, Ministro del Lavoro per il Governo, il Sindaco di Roma e il Presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro. Accompagnato dalla predette personalità, il Presidente della Repubblica sale nella sala degli Orazi e Curiazi e prende posto nella poltrona centrale della prima fila avendo a destra e a sinistra le principali autorità secondo l'ordine delle precedenze.
Ha inizio la cerimonia:
- saluto della città di Roma, rivolto agli astanti dal Sindaco;
- saluto dei rappresentanti della Associazione Anziani del Lavoro e della Federazione dei Maestri del Lavoro;
- discorso ufficiale del Presidente della Federazione dei Cavalieri del Lavoro;
- replica, a nome del Governo, del rappresentante del Governo.
Il Capo dello Stato viene pregato di consegnare i distintivi dell'onorificenza ai nuovi Cavalieri del Lavoro.
Terminata la cerimonia il Presidente della Repubblica, dopo aver ricevuto il saluto e l'omaggio delle autorità, viene da queste riaccompagnato all'ingresso del Palazzo dei Conservatori e lascia il Campidoglio per far ritorno al Palazzo del Quirinale.