Il Diario storico
17,05 - Il Presidente della Repubblica, accompagnato dal Segretario generale Consigliere di Stato Carbone e dal Consigliere Militare, Generale Marazzani, prende posto in un'automobile Fiat 2800 per recarsi al Palazzo di Giustizia.
L'auto presidenziale, scortata da Carabinieri guardie in motocicletta, è preceduta da una macchina di servizio con il Prefetto Dr. Chiaramonte ed è seguita da una seconda macchina di servizio in cui prendono posto il Ministro Plenipotenziario Dr. Mosca e il Dr. d'Aroma.
17,15 - Il Presidente della Repubblica giunge al Palazzo di Giustizia: sono a riceverLo, a pianterreno, nell'atrio antistante l'aula magna del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati e procuratori di Roma il Senatore Alberti, Vice Presidente del Senato, l'On. Martino, Vice Presidente della Camera, l'On. Zoli, Ministro di Grazia e Giustizia e gli avvocati Martucci e Salminci, rispettivamente Presidente e Segretario dell'Ordine degli Avvocati e Procuratori di Roma.
Ricevuto il saluto e l'omaggio delle dette personalità, il Presidente della Repubblica accede all'aula della cerimonia e prende posto nella poltrona centrale della prima fila, avendo a destra ed a sinistra le personalità convenute, secondo l'ordine delle precedenze.
Il Segretario generale, Consigliere di Stato Carbone, e il Consigliere Militare Generale Marazzani siedono nelle due poltrone di centro della seconda fila immediatamente dietro il Presidente della Repubblica.
Nell'aula prestano servizio d'onore Carabinieri in grande uniforme.
I componenti il Consiglio dell'ordine degli avvocati e procuratori prendono posto in appositi scanni disposti a semicerchio su di un palco di fronte al Presidente della Repubblica. Sul palco prende anche posto, dietro un tavolo, l'oratore ufficiale, on. Calamandrei. A destra ed a sinistra del tavolo dell'oratore siedono i familiari di Vittorio Emanuele Orlando.
Si alza subito a parlare l'Avv. Martucci, Presidente ff. del Consiglio dell'ordine degli avvocati e procuratori, che rivolge parole di saluto e di ringraziamento al Capo dello Stato e che, dopo una breve rievocazione della figura di Vittorio Emanuele Orlando, dà la parola all'oratore ufficiale, On. Piero Calamandrei.
Si alza quindi a parlare l'On. Piero Calamandrei che tra la commossa attenzione dei presenti e nel teso silenzio della sala pronunzia l'orazione ufficiale.
18,15 - Termina la cerimonia.
Il Presidente della Repubblica si intrattiene brevemente con i familiari di Vittorio Emanuele Orlando, e dopo aver ricevuto il saluto e l'omaggio dei componenti del Consiglio dell'ordine e delle personalità presenti, lascia il Palazzo di Giustizia per fare ritorno al Palazzo del Quirinale.