Il Diario storico
Alle ore 8,50 il Presidente della Repubblica lascia il Palazzo del Quirinale in un'automobile Fiat 2800, accompagnato dal Segretario generale, Consigliere di Stato Carbone e dal Consigliere Militare Generale Marazzani.
La macchina presidenziale, che è scortata da Carabinieri guardie in motocicletta, è preceduta da due automobili di servizio, nella prima delle quali si trova il Prefetto Chiaramonte e, nella seconda il Dr. Piccolomini e il Consigliere Militare aggiunto di servizio. Segue una quarta macchina in cui prendono posto il Ministro Mosca e il Dr. d'Aroma.
Alle ore 9 il Presidente della Repubblica giunge in Piazza Madama e, sceso dall'automobile, passa in rassegna la compagnia d'onore con bandiera e musica schierata sul lato sinistro dell'ingresso principale.
Sul portone sono a ricevere il Capo dello Stato il Vice Presidente On. Alberti e il Questore On. Priolo.
Il Presidente della Repubblica, accompagnato dalle predette personalità, sale con l'ascensore al piano del Gabinetto Presidenziale dove sono ad attenderlo l'On. Paratore, Presidente del Senato con i membri dell'Ufficio di Presidenza e i Capi dei gruppi parlamentari.
Non appena il Capo dello Stato ha fatto il Suo ingresso nel Gabinetto del Presidente del Senato, l'On. Paratore, Presidente del Senato, Gli rivolge il seguente indirizzo di saluto e di augurio:
"Signor Presidente,
è per me motivo di vivo compiacimento poterLe rinnovare i voti augurali più fervidi e insieme i ringraziamenti più devoti del Senato della Repubblica che sente ed apprezza in modo particolare questo Suo atto cortese, che si rinnova ogni anno, come un omaggio alle più rappresentative istituzioni democratiche della nuova Repubblica.
Anche quest'anno il bilancio dell'attività del Senato si chiude con buoni risultati: un ordinato e diligente lavoro - in certi periodi particolarmente intenso - ci ha consentito di approvare tutti i disegni di legge di attuazione della Costituzione e di esaurire un complesso lavoro legislativo che le cifre statistiche consentono di definire veramente cospicuo.
Ed è con questi buoni auspici ma soprattutto con consapevole senso di responsabilità che il Senato si dispone a continuare nell'anno prossimo il suo alto e difficile compito - utilizzando nella più proficua attività anche il periodo di interruzione dei lavori dell'altra Camera - nella certezza che una organica democratica legislazione, soprattutto economica e sociale, rappresenta la migliore garanzia per assicurare al nostro Paese la necessaria pace interna concorde ed operosa".
Il Capo dello Stato risponde ringraziando e ricambiando i voti augurali.
Dopo di che il Presidente della Repubblica, ricevuto il saluto e l'omaggio delle personalità presenti, lascia Palazzo Madama per recarsi alla Camera dei deputati.
Alle ore 9,40 il Presidente della Repubblica giunge in Piazza Montecitorio e, sceso dall'auto, passa in rassegna la compagnia d'onore con bandiera e musica schierata sul lato sinistro dell'ingresso principale.
Sul portone sono a ricevere il Capo dello Stato il Vice Presidente On. Martino e il Questore della Camera On. Schiratti, nonché il Segretario generale Prof. Giuganino e il Direttore degli Uffici di Questura Dottor Ferri.
Dopo aver ricevuto il saluto e l'omaggio delle predette personalità, il Presidente della Repubblica, con il seguito, accede dallo scalone di sinistra al piano superiore e giunge nella sala delle Nozze di Cana, dove sono ad attenderLo il Presidente della Camera On. Gronchi, con il Consiglio di Presidenza ed i Presidenti dei gruppi parlamentari.
L'On. Gronchi rivolge al Capo dello Stato un indirizzo di saluto (manca il testo ufficiale perché l'On. Gronchi ha improvvisato) al quale il Presidente risponde ricambiando i suoi auguri.
Alle ore 10,10 il Presidente della Repubblica, dopo essere stato ossequiato da tutte le autorità presenti, viene accompagnato fino all'atrio di Montecitorio dalle stesse persone che Lo hanno ricevuto all'arrivo e lascia poi la Camera dei deputati per far ritorno al Palazzo del Quirinale.