Il Diario storico
Alle ore 9, nella stazione di S. Maria Novella di Firenze il Presidente della Repubblica discende dal treno e viene ricevuto dal Gen. Trabucchi, Comandante Militare del Territorio. Insieme a lui e al Colonnello Calogero, in rappresentanza del Generale Marazzani, il Capo dello Stato passa in rassegna la compagnia d'onore con bandiera e musica schierata sotto la pensilina della stazione, che Gli rende i prescritti onori militari.
Al termine dello schieramento si trovano a ricevere il Capo dello Stato l'On. De Gasperi, Presidente del Consiglio dei ministri, il Sen. Molè, Vice Presidente del Senato, l'On. Targetti, Vice Presidente della Camera, il Signor Torres Bodet, Direttore generale dell'UNESCO, il Sindaco e il Prefetto di Firenze, l'On. Marazza, Presidente del Comitato Nazionale per le onoranze a Leonardo, il Primo Presidente e il Procuratore Generale della Corte d'appello, il Generale Comandante la Scuola di Guerra Aerea, il Rettore dell'Università di Firenze, e il Presidente della Giunta Provinciale.
Dopo aver ricevuto il saluto e l'omaggio delle predette autorità, il Presidente della Repubblica lascia la stazione in automobile diretto a Vinci.
Il corteo delle automobili (chiuse) è così composto:
1^ auto di servizio: Questore e Comandante dei Carabinieri;
2^ auto di servizio: Ispettore Generale di P.S. Dott. Chiaramonte;
3^ auto di servizio: Dott. Piccolomini e Comandante del Bene;
4^ automobile presidenziale: Presidente della Repubblica, On. Marazza, Segretario generale della Presidenza della Repubblica Consigliere di Stato Carbone, Colonnello Calogero;
5^ automobile: Presidente del Consiglio, On. La Pira Sindaco di Firenze;
6^ automobile: Sen. Molè e On. Targetti;
7^ automobile: Prefetto di Firenze;
8^ automobile: Gen. Trabucchi e Comandante Scuola di Guerra Aerea;
9^ automobile: Rettore dell'Università di Firenze e Presidente della Giunta Provinciale.
Alle ore 10,15, il corteo delle auto giunge a Vinci e si reca direttamente alla Casa natale di Leonardo in Anchiano.
La Signora Einaudi, la quale alla stazione era stata ricevuta dalla Signora De Gasperi, con le figliuole, dalla Signora Torres Bodet, dalla Signora Bergellini, consorte dell'Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Firenze e dalla Signorina Molè, raggiunge il Presidente della Repubblica all'ingresso della Casa, insieme a dette Signore, alla Signora Carbone, alla Signora D'Aroma, al Ministro Mosca e al Dott. D'Aroma.
Il Capo dello Stato e la Consorte vengono ricevuti dal Sindaco di Vinci, dal Prof. Venè Sovrintendente ai Monumenti della Toscana, e dal Comm. Vannini Parenti Presidente dell'Ente Provinciale del Turismo.
Accompagnati dal Sovrintendente ai Monumenti il Presidente della Repubblica, la Consorte e le autorità, fanno il loro ingresso nella Casa di Leonardo. Nella camera dove nacque il grande artista, il Capo dello Stato depone una corona di alloro davanti a un bronzo donato dalla città di Milano e raffigurante il famoso autoritratto di Leonardo.
Gli illustri ospiti passano quindi nella stanza del frantoio dove vengono Loro presentati i Conti Rasini di Belcampo, proprietari della Casa e della terra che hanno ora donato al Comune di Vinci e il Parroco di S. Lucia di Vinci Don Giovanni Petrarchi.
Dopo aver apposto la propria firma nel registro d'onore, il Capo dello Stato, la Consorte e il seguito lasciano la Casa in automobile e si recano a visitare il Battistero.
All'ingresso del Tempio gli illustri ospiti vengono ricevuti dal Vescovo di Pistoia Monsignor De Bernardi e dal Proposto Don Emilio Fulignati che porgono Loro l'acqua benedetta.
Il Presidente della Repubblica, la Signora Einaudi, l'On. De Gasperi e la Signora De Gasperi, vengono pregati di fungere da padrini ad un neonato che stava per essere battezzato proprio in quel momento. Al bambino, figlio del Signor Giuseppe Spinelli, vengono imposti i nomi di Leonardo, Luigi, Alcide.
Terminato il rito, il Capo dello Stato, la Consorte e le autorità visitano attentamente la Chiesa.
Alle ore 10,45, ricompostosi il corteo delle auto, il Presidente della Repubblica, la cui macchina era stata decappottata, giunge nella Piazza principale del paese, nella quale una numerosa popolazione Gli tributa calorose accoglienze.
Disceso di macchina il Capo dello Stato passa in rassegna una compagnia d'onore schierata su un lato della Piazza che Gli rende prescritti onori militari e quindi sale sul palco appositamente eretto e prende posto nella poltrona centrale della prima fila avendo alla Sua destra l'On. De Gasperi, l'On. Targetti, l'On. Marazza e l'On. La Pira e alla Sua sinistra il Sen. Molè, il Signor Torres Bodet, il Sindaco di Vinci e il Consigliere di Stato Carbone.
La Signora Einaudi, con le altre Signore, prende posto in un settore a destra della poltrona presidenziale. Vicino a Lei sono anche alcuni rappresentanti esteri tra i quali il Ministro d'Austria presso il Quirinale. Altri rappresentanti esteri, tra i quali il Sindaco e il Curato di Amboise prendono posto nella sinistra del palco.
Prende per primo la parola il Sindaco di Vinci che rivolge il suo saluto al Capo dello Stato e Lo ringrazia per aver voluto onorare con la Sua presenza la cerimonia. Pronunciano poi i loro discorsi l'On. Marazza, il quale mette in rilievo il significato della cerimonia celebrativa, il Signor Torres Bodet Direttore generale dell'Unesco che legge le pagine da lui dedicate a Leonardo, sottolineando l'universalità dell'opera e del pensiero di lui, e il Presidente del Consiglio On. De Gasperi che svolge la sua orazione ufficiale esaltando la personalità del grande scienziato ed artista.
Terminati i discorsi vengono presentati al Capo dello Stato i rappresentanti esteri e quindi, alle ore 11,45 il Presidente della Repubblica lascia il palco e dopo aver passato nuovamente in rassegna la compagnia d'onore, sale in automobile per far ritorno a Firenze. Il corteo delle auto conserva la stessa formazione. Anche la Signora Einaudi, dopo essere stata ossequiata dalle autorità, lascia Vinci con le altre Signore.
Alle ore 13,00 il Presidente della Repubblica e la Signora Einaudi, giungono alla Prefettura di Firenze dove partecipano ad una colazione intima alla quale prendono parte anche l'On. De Gasperi e la Signora De Gasperi, il Sen. Molè e la Signorina Molè, il Prefetto di Firenze e la Signora Gargiulo, l'On. Marazza e il Segretario generale della Presidenza della Repubblica, Consigliere di Stato Avv. Carbone.
Alle ore 16,45 giunge alla Prefettura di Firenze Sua Em. il Cardinale dalla Costa, arcivescovo di Firenze, che viene subito ricevuto dal Presidente della Repubblica il quale lo intrattiene in cordiale colloquio per quindici minuti.
Alle ore 17,00 il Presidente della Repubblica e la Signora Einaudi, accompagnati dal Prefetto e dal seguito, lasciano la Prefettura dalla parte posteriore e a piedi, attraversando la Piazza S. Lorenzo, raggiungono la Biblioteca Laurenziana per visitare la "Mostra dei disegni di Leonardo".
All'ingresso della Biblioteca gli illustri ospiti vengono ricevuti dal Sindaco di Firenze, dalla Signorina Lodi Direttrice della Biblioteca, dal Sovrintendente alle Belle Arti, dall'On. Marazza, dal Sen. Molè e dall'On. Targetti e dalle principali autorità cittadine.
Accompagnati dal Sindaco e dalla Signorina Lodi il Capo dello Stato e la Consorte salgono al piano superiore. Prima dell'ingresso nelle sale della Mostra, il Sindaco La Pira, Presidente del Comitato Fiorentino delle Onoranze a Leonardo, pronuncia un indirizzo al Presidente della Repubblica e, con il Suo consenso, dichiara aperta la Mostra.
Con la guida della Signorina Giulia Sinibaldi, Direttrice del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, il Presidente della Repubblica e la Signora Einaudi iniziano quindi la visita della Mostra esaminando con viva attenzione i settanta disegni facenti parte delle collezioni pubbliche ed anche private di Parigi, di Vienna, di Rotterdam, di Venezia, di Milano, di Torino oltreché di Firenze.
Essi visitano anche la Mostra dei manoscritti e documenti sulla vita di Leonardo che vengono illustrati Loro da alcuni funzionari dell'Archivio di Stato.
Alle ore 19,00, terminata la visita alla Mostra, il Presidente della Repubblica e la Signora Einaudi, dopo aver ricevuto il saluto e l'omaggio delle autorità, lasciano in automobile la Biblioteca Laurenziana per recarsi alla stazione.
Il Presidente della Repubblica accompagnato dal Gen. Trabucchi e dal Col. Calogero, passa in rassegna la compagnia d'onore con musica e bandiera, schierata sotto la pensilina. Dopo essere stati ossequiati dal Sindaco e dal Prefetto, dall'On. Molè, dall'On. Targetti, dall'On. Marazza e dalle principali autorità cittadine, il Capo dello Stato e la Signora Einaudi, salgono sul treno che si reca a sostare alla stazione di Rifredi fino alle ore 1,45, ora in cui partirà per Milano.