Il Diario storico
Accompagnato dal Segretario generale Consigliere Carbone e dal Generale Marazzani, il Presidente della Repubblica lascia la Palazzina, in auto, alle ore 9.
La macchina presidenziale è seguita da altra automobile ove hanno preso posto il dott. Piccolomini ed il Ten. Col. Valentini.
All'ingresso del Palazzo Barberini, ove si svolge il Congresso, sono a ricevere il Capo dello Stato il Sottosegretario alla Pubblica Istruzione On. Venditti, il Presidente del Congresso stesso Armand Delille ed il prof. Quercia del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.
Il Presidente della Repubblica raggiunge la sala ove ha luogo la cerimonia e prende posto in una poltrona in prima fila al centro, avendo alla destra (oltre ad un posto che è rimasto vuoto per l'assenza del Presidente della Camera) alcuni rappresentanti del Corpo Diplomatico e cioè: l'Ambasciatore dell'Iran, i Ministri:
dei Paesi Bassi, del Portogallo, dell'Egitto, e dell'Austria.
Alla sinistra del Capo dello Stato siedono: il V. Presidente del Senato On. Alberti, il Sottosegretario alla Pubblica Istruzione On. Venditti, l'Avv. Carbone ed il Gen. Marazzani.
Dopo brevi parole del Presidente del Congresso pronunciano discorsi di saluto i rappresentanti dal Belgio, della Cecoslovacchia, della Danimarca, dell'Egitto, della Francia, dell'Olanda, del Portogallo, degli Stati Uniti d'America, della Svizzera, dell'Ungheria, dell'Uruguay e dell'Unesco.
Ad essi fa seguito il Ministro della Pubblica Istruzione On. Gonella con il discorso inaugurale e quindi il prof. Calò della Università di Firenze pronuncia una dotta dissertazione sul movimento pedagogico e su i principi che sono a base dell'insegnamento all'aperto.
Al termine della dissertazione, alle ore 11.15, il Presidente della Repubblica, dopo aver ricevuto l'omaggio delle Autorità presenti, accompagnato dal Ministro della Pubblica Istruzione e dal Presidente del Congresso, lascia, con il Suo seguito, Palazzo Barberini e rientra al Quirinale.