Il Diario storico
Alle ore 13.30 il Presidente della Repubblica esce dal Quirinale in auto accompagnato dal Segretario generale, Avv. Carbone, dal Generale Marazzani e dal Comandante Thorel, per recarsi al Foro Italico ove ha luogo la manifestazione.
Sono a riceverlo sul posto il Presidente dell'Associazione della Stampa On. Cipriano FACCHINETTI, il Ministero dell'Interno On. Mario SCELBA, il Presidente del Senato On. BONOMI, il Ministro della Difesa On. PACCIARDI, il Sindaco di Roma Ing. REBECCHINI, il Vice Presidente del Senato On. MOLÈ, il Questore della Camera dei deputati On. SCHIRATTI, il Questore di Roma, il Capo di Gabinetto della Presidenza del Consiglio Dott. Francesco MIRAGLIA, il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Generale di Squadra Mario AIMONE CAT ed il Cerimoniere Conte PICCOLOMINI.
Nel palco presidenziale prendono posto, insieme al Signor Presidente che è al centro: il Senatore Bonomi, il Ministro Scelba, l'On. Pacciardi e l'On. Facchinetti alla Sua destra. Alla Sua sinistra prendono posto: l'On. Schiratti, il Sindaco di Roma ed il Senatore Molè. In piedi, dietro, si trovano il Segretario generale Avv. Carbone, il Generale Marazzani, il Capo di Gabinetto Miraglia, il Questore di Roma ed il Generale Aimone Cat. Nello stesso palco presidenziale si trovano pure il Cerimoniere, l'Aiutante di Campo Comandante Thorel, l'Ufficiale d'Ordinanza del Ministro della Difesa, l'Ufficiale Addetto al Generale Aimone Cat e due Segretari dell'Associazione della Stampa.
Circa alla metà dello spettacolo il Presidente del Senato On. Bonomi lascia il luogo della manifestazione e poco dopo giunge il Vice Presidente del Consiglio On. Giuseppe Saragat, che prende posto nel palco presidenziale.
Alle ore 21.30 circa, subito dopo l'inizio dei fuochi artificiali, il Capo dello Stato, ossequiato dalle Autorità presenti, lascia lo Stadio facendo rientro alla Palazzina.
La Signora Einaudi, la sorella del Signor Presidente e la Signora Marazzani hanno assistito alla manifestazione da una tribuna laterale ove sono state accompagnate all'inizio dello spettacolo dal Conte Piccolomini.