Messaggio del Presidente Napolitano in occasione del Convegno "Piero Calamandrei e la memoria della Grande Guerra e della Resistenza"
Comunicato
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha inviato al sindaco di Montepulciano Sig. Massimo Della Giovanpaola, un messaggio in occasione del convegno su "Piero Calamandrei e la memoria della Grande Guerra e della Resistenza".
Ha scritto, tra laltro, il Presidente Napolitano: "Gli eventi drammatici del Novecento diedero compimento alla costruzione dellItalia contemporanea. Prima la Grande Guerra, intesa come ultima guerra del Risorgimento, avente per fine il completamento dellunità nazionale; poi la Resistenza, di cui Calamandrei riconobbe il carattere "religioso e morale prima che sociale e politico", e che giustamente definì "più che un movimento militare un movimento civile", furono passaggi essenziali per acquisire alle grandi masse popolari la coscienza dellappartenenza, al di là delle piccole e antiche patrie locali, alla Patria italiana. "Queste memorie sono fondamento della nostra passione per la libertà. il movimento di popolo che, nelle sue molteplici espressioni, ebbe nome Resistenza, chiuse la pagina infausta della dittatura fascista, aprì la strada alla gioiosa, universale partecipazione allatto fondante della nuova Italia: la libera elezione dellAssemblea Costituente, di cui proprio in questi giorni ci prepariamo a celebrare il sessantesimo anniversario. "Chi fu partecipe di quelle giornate non dimenticherà mai lentusiasmo che animò tutto un popolo, che ritrovava se stesso: votarono allora per la prima volta anche le donne, partecipi di quella che fu, per la maggior parte degli italiani, una prima esaltante esperienza di libertà. "La rilettura degli scritti di un personaggio come Piero Calamandrei, propone agli italiani doggi un ponte ideale tra passato, presente e futuro. Vi si possono trovare motivazioni profonde delle scelte compiute dai fondatori della nostra Repubblica: la Costituzione repubblicana, che invita ancora oggi gli italiani ad essere uniti nel rispetto delle istituzioni e della legge; la politica di pace e conciliazione con gli altri popoli europei, che ci ha dato lEuropa come nostra seconda Patria".
Roma, 27 maggio 2006