Messaggio del Presidente Napolitano in occasione del XVII Raduno dell'Associazione Nazionale Marinai d'Italia
Comunicato
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione del XVII Raduno dell'Associazione Nazionale Marinai d'Italia, ha inviato al Presidente dell'Associazione, Ammiraglio di Squadra Paolo Pagnottella, un messaggio nel quale rivolge un deferente omaggio a tutti i caduti e al medagliere della Marina Militare, simbolo di valore e dedizione al dovere. "La tradizionale manifestazione costituisce momento d'incontro tra marinai in servizio e in congedo, accomunati da sentimenti di fraterna solidarietà ed appartenenza al Corpo, e si pone come straordinaria opportunità per rinsaldare quel comune patrimonio di valori ed ideali ai quali i marinai italiani di ogni generazione si sono sempre ispirati. Ancora oggi la Marina vede i suoi uomini e le sue donne impegnati in mari lontani non solo a sostegno della pace e della stabilità in tanti tormentati teatri di crisi, ma anche in aiuto alle popolazioni colpite da grandi calamità naturali. Nel ricordo imperituro della terribile sciagura che 100 anni fa ferì gravemente le Città dello Stretto, il mio personale commosso pensiero va anche a quei marinai che, con generoso slancio ed abnegazione, intervennero nelle prime operazioni di soccorso, prodigandosi sino all'estremo sacrificio".
Roma, 28 settembre 2008
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Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione del XVII Raduno dell'Associazione Nazionale Marinai d'Italia, ha inviato al Presidente dell'Associazione, Ammiraglio di Squadra Paolo Pagnottella, un messaggio nel quale rivolge un deferente omaggio a tutti i caduti e al medagliere della Marina Militare, simbolo di valore e dedizione al dovere. "La tradizionale manifestazione costituisce momento d'incontro tra marinai in servizio e in congedo, accomunati da sentimenti di fraterna solidarietà ed appartenenza al Corpo, e si pone come straordinaria opportunità per rinsaldare quel comune patrimonio di valori ed ideali ai quali i marinai italiani di ogni generazione si sono sempre ispirati. Ancora oggi la Marina vede i suoi uomini e le sue donne impegnati in mari lontani non solo a sostegno della pace e della stabilità in tanti tormentati teatri di crisi, ma anche in aiuto alle popolazioni colpite da grandi calamità naturali. Nel ricordo imperituro della terribile sciagura che 100 anni fa ferì gravemente le Città dello Stretto, il mio personale commosso pensiero va anche a quei marinai che, con generoso slancio ed abnegazione, intervennero nelle prime operazioni di soccorso, prodigandosi sino all'estremo sacrificio".
Roma, 28 settembre 2008