Messaggio del Presidente Napolitano in occasione del 57° raduno dell'Associazione Nazionale Bersaglieri
Comunicato
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione del 57° raduno dell'Associazione Nazionale Bersaglieri, ha inviato al gen. Benito Pochesci, un messaggio in cui rinnova il "deferente omaggio al Labaro dell'Associazione Nazionale, simbolo di valore e dedizione al dovere. A tutti i caduti della specialità, sia in guerra sia in pace, il mio riverente, commosso pensiero. Vi riunite a San Giovanni Rotondo, città ricca di storia e spiritualità, che ha dato i natali alla fiamme cremisi Michele Biancofiore, caduto a Monte Lungo nel 1943, Medaglia d'argento al Valor Militare alla memoria, e Pasquale Dragano, primo militare italiano del contingente Kfor a perdere la vita mentre assolveva ai suoi doveri nell'ambito della missione in Kossovo. Nomi che idealmente accomuno a quelli di tanti bersaglieri, noti ed ignoti, che con le loro gesta hanno contribuito a scrivere la storia nazionale e dell'esercito, dalle campagne risorgimentali sino ai giorni nostri. Oggi, i "Fanti Piumati" operano con professionalità e con la consueta generosità in territorio nazionale e nelle operazioni all'estero a sostegno della stabilità e della pace. Essi dimostrano costantemente di saper contribuire con efficacia al ruolo che le Forze Armate svolgono per la sicurezza del Paese e per l'ordinato sviluppo della comunità internazionale".
Roma, 24 maggio 2009
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Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione del 57° raduno dell'Associazione Nazionale Bersaglieri, ha inviato al gen. Benito Pochesci, un messaggio in cui rinnova il "deferente omaggio al Labaro dell'Associazione Nazionale, simbolo di valore e dedizione al dovere. A tutti i caduti della specialità, sia in guerra sia in pace, il mio riverente, commosso pensiero. Vi riunite a San Giovanni Rotondo, città ricca di storia e spiritualità, che ha dato i natali alla fiamme cremisi Michele Biancofiore, caduto a Monte Lungo nel 1943, Medaglia d'argento al Valor Militare alla memoria, e Pasquale Dragano, primo militare italiano del contingente Kfor a perdere la vita mentre assolveva ai suoi doveri nell'ambito della missione in Kossovo. Nomi che idealmente accomuno a quelli di tanti bersaglieri, noti ed ignoti, che con le loro gesta hanno contribuito a scrivere la storia nazionale e dell'esercito, dalle campagne risorgimentali sino ai giorni nostri. Oggi, i "Fanti Piumati" operano con professionalità e con la consueta generosità in territorio nazionale e nelle operazioni all'estero a sostegno della stabilità e della pace. Essi dimostrano costantemente di saper contribuire con efficacia al ruolo che le Forze Armate svolgono per la sicurezza del Paese e per l'ordinato sviluppo della comunità internazionale".
Roma, 24 maggio 2009