Messaggio del Presidente Napolitano nel 45° anniversario del terremoto del Belice
Comunicato
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione delle manifestazioni previste in ricordo del sisma che nel gennaio del 1968 sconvolse il territorio dei comuni della Valle del Belice, ha inviato al coordinatore dei sindaci della Valle, Nicolò Catania, il seguente messaggio: "La memoria del catastrofico evento suscita ancora profonda emozione. Le iniziative promosse nella ricorrenza del quarantacinquesimo anniversario di quel tragico evento costituiscono una importante occasione per rinnovare un commosso omaggio alla memoria delle quasi trecento vittime, cui si aggiunsero oltre mille feriti, e per ricordare le sofferenze ed i gravi disagi troppo a lungo protrattisi per le comunità colpite. Le drammatiche conseguenze di quel sisma e dei sempre più frequenti eventi calamitosi impongono alle istituzioni, nazionali e locali, un responsabile impegno a ripristinare con celerità ed efficacia i tessuti sociali ed economici devastati e, comunque, ad operare affinché i processi di trasformazione del territorio, di urbanizzazione e di sviluppo siano realizzati con la dovuta attenzione alla sicurezza, alla incolumità pubblica ed al rispetto dell'ambiente e delle sue insostituibili risorse".
Roma, 14 gennaio 2013
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Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione delle manifestazioni previste in ricordo del sisma che nel gennaio del 1968 sconvolse il territorio dei comuni della Valle del Belice, ha inviato al coordinatore dei sindaci della Valle, Nicolò Catania, il seguente messaggio: "La memoria del catastrofico evento suscita ancora profonda emozione. Le iniziative promosse nella ricorrenza del quarantacinquesimo anniversario di quel tragico evento costituiscono una importante occasione per rinnovare un commosso omaggio alla memoria delle quasi trecento vittime, cui si aggiunsero oltre mille feriti, e per ricordare le sofferenze ed i gravi disagi troppo a lungo protrattisi per le comunità colpite. Le drammatiche conseguenze di quel sisma e dei sempre più frequenti eventi calamitosi impongono alle istituzioni, nazionali e locali, un responsabile impegno a ripristinare con celerità ed efficacia i tessuti sociali ed economici devastati e, comunque, ad operare affinché i processi di trasformazione del territorio, di urbanizzazione e di sviluppo siano realizzati con la dovuta attenzione alla sicurezza, alla incolumità pubblica ed al rispetto dell'ambiente e delle sue insostituibili risorse".
Roma, 14 gennaio 2013