Messaggio del Presidente Ciampi all'ex Re dell'Afghanistan, Sua Maestà Mohammad Zahir Shah, per la liberazione della volontaria Clementina Cantoni
Comunicato
Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha inviato
all'ex Re dell'Afghanistan, Sua Maestà Mohammad Zahir Shah,
Padre della Patria, il seguente messaggio:
Maestà,
mi rivolgo a Lei nel vivo ricordo dei nostri incontri a Roma e
dell'affetto sincero da Lei sempre dimostrato per l'Italia.
Desidero esprimerLe la preoccupazione di tutti gli italiani per
la sorte di Clementina Cantoni, la giovane volontaria che svolgeva
con generosità in Afghanistan la sua missione al fianco dei
deboli e dei bisognosi; da quasi venti giorni ormai essa si trova
nelle mani dei suoi sequestratori.
Questa detenzione prolungata suscita in me profonda apprensione:
ogni giorno che passa accresce l'angoscia dei familiari e di tutti
coloro che si sentono solidali con la giovane rapita.
Nutro grande stima per la Sua saggezza e conosco il profondo
rispetto che il popolo afghano ha nei Suoi confronti.
Questi sentimenti motivano il mio appello affinchè Ella
voglia interporre la Sua autorevolezza per ottenere che Clementina
venga restituita al più presto ai suoi cari.
Sono certo che un Suo intervento possa sostenere gli apprezzati
sforzi del governo afghano e l'impegno personale del Presidente
Karzai, per conseguire una pronta liberazione della nostra
connazionale.
Mi è gradita l'occasione per farLe pervenire i miei
cordiali saluti.
Roma, 6 giugno 2005
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Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha inviato
all'ex Re dell'Afghanistan, Sua Maestà Mohammad Zahir Shah,
Padre della Patria, il seguente messaggio:
Maestà,
mi rivolgo a Lei nel vivo ricordo dei nostri incontri a Roma e
dell'affetto sincero da Lei sempre dimostrato per l'Italia.
Desidero esprimerLe la preoccupazione di tutti gli italiani per
la sorte di Clementina Cantoni, la giovane volontaria che svolgeva
con generosità in Afghanistan la sua missione al fianco dei
deboli e dei bisognosi; da quasi venti giorni ormai essa si trova
nelle mani dei suoi sequestratori.
Questa detenzione prolungata suscita in me profonda apprensione:
ogni giorno che passa accresce l'angoscia dei familiari e di tutti
coloro che si sentono solidali con la giovane rapita.
Nutro grande stima per la Sua saggezza e conosco il profondo
rispetto che il popolo afghano ha nei Suoi confronti.
Questi sentimenti motivano il mio appello affinchè Ella
voglia interporre la Sua autorevolezza per ottenere che Clementina
venga restituita al più presto ai suoi cari.
Sono certo che un Suo intervento possa sostenere gli apprezzati
sforzi del governo afghano e l'impegno personale del Presidente
Karzai, per conseguire una pronta liberazione della nostra
connazionale.
Mi è gradita l'occasione per farLe pervenire i miei
cordiali saluti.
Roma, 6 giugno 2005