Messaggio del Presidente Ciampi a Sua Santità Giovanni Paolo II in occasione della Santa Pasqua
Comunicato
Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, in
occasione della Santa Pasqua, ha inviato a Sua Santità Giovanni Paolo II, il
seguente messaggio:
La ricorrenza delle festività pasquali ci trova ancora
attoniti di fronte alla devastazione terrorista subita dall'Europa.
Insieme al dolore e all'insicurezza, si fa pressante una
piena assunzione di responsabilità della comunità internazionale per far
prevalere sulle ragioni dell'odio, quelle del dialogo e della convivenza.
La spirale crescente di violenza in Iraq ci richiama al
dovere di restituire agli iracheni speranza e fiducia nel futuro, anche
attraverso un solidale impegno delle Nazioni Unite.
La coerenza e la determinazione con cui Ella svolge il suo
Apostolato recano alta testimonianza del messaggio cristiano di conciliazione e
di solidarietà.
Esso costituisce per tutti, credenti e non credenti, un
riferimento essenziale per non sprofondare nell'impotenza di fronte alle guerre,
alle sopraffazioni, alla precarietà di un futuro orientato soltanto su
traguardi immediati ed egoistici.
Converge con gli obiettivi della Sua missione l'azione
dell'Italia volta a rafforzare, attraverso la Costituzione Europea, i legami fra
gli Stati membri dell'Unione, impedire il ritorno ai nazionalismi, consolidare
le basi stesse della democrazia europea.
Gli ideali europeisti che Ella costantemente addita sono
stati onorati con il conferimento a Sua Santità del Premio Carlo Magno. Nel
porgerLe le mie più calorose felicitazioni, ricordo, nella Sua prolusione
l'intenso riferimento all'Unione Europea: nata dalla pace tra gli europei,
sinonimo oggi di pace tra le Nazioni in Europa, capace di proiettare un impegno
generosamente pacificatore sugli scenari del mondo.
Corrisponde pienamente al sentire profondo del popolo
italiano che il nostro continente proceda per rafforzare la volontà dei nostri
popoli di vivere insieme nella libertà e per estendere lo spazio di pace
europeo a tutto il Mediterraneo, luogo d'incontro di tre fondamentali culture.
Con questi sentimenti e rendendomi interprete della viva
ammirazione e dell'affetto del popolo italiano per la Sua persona, le rinnovo,
Santità, i più fervidi auguri per il proseguimento della Sua missione
apostolare.
Roma, 10 aprile 2004
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Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, in
occasione della Santa Pasqua, ha inviato a Sua Santità Giovanni Paolo II, il
seguente messaggio:
La ricorrenza delle festività pasquali ci trova ancora
attoniti di fronte alla devastazione terrorista subita dall'Europa.
Insieme al dolore e all'insicurezza, si fa pressante una
piena assunzione di responsabilità della comunità internazionale per far
prevalere sulle ragioni dell'odio, quelle del dialogo e della convivenza.
La spirale crescente di violenza in Iraq ci richiama al
dovere di restituire agli iracheni speranza e fiducia nel futuro, anche
attraverso un solidale impegno delle Nazioni Unite.
La coerenza e la determinazione con cui Ella svolge il suo
Apostolato recano alta testimonianza del messaggio cristiano di conciliazione e
di solidarietà.
Esso costituisce per tutti, credenti e non credenti, un
riferimento essenziale per non sprofondare nell'impotenza di fronte alle guerre,
alle sopraffazioni, alla precarietà di un futuro orientato soltanto su
traguardi immediati ed egoistici.
Converge con gli obiettivi della Sua missione l'azione
dell'Italia volta a rafforzare, attraverso la Costituzione Europea, i legami fra
gli Stati membri dell'Unione, impedire il ritorno ai nazionalismi, consolidare
le basi stesse della democrazia europea.
Gli ideali europeisti che Ella costantemente addita sono
stati onorati con il conferimento a Sua Santità del Premio Carlo Magno. Nel
porgerLe le mie più calorose felicitazioni, ricordo, nella Sua prolusione
l'intenso riferimento all'Unione Europea: nata dalla pace tra gli europei,
sinonimo oggi di pace tra le Nazioni in Europa, capace di proiettare un impegno
generosamente pacificatore sugli scenari del mondo.
Corrisponde pienamente al sentire profondo del popolo
italiano che il nostro continente proceda per rafforzare la volontà dei nostri
popoli di vivere insieme nella libertà e per estendere lo spazio di pace
europeo a tutto il Mediterraneo, luogo d'incontro di tre fondamentali culture.
Con questi sentimenti e rendendomi interprete della viva
ammirazione e dell'affetto del popolo italiano per la Sua persona, le rinnovo,
Santità, i più fervidi auguri per il proseguimento della Sua missione
apostolare.
Roma, 10 aprile 2004