Messaggio del Presidente Ciampi alle Forze Armate per il 53° anniversario della Repubblica
C 0 M U N I C A T 0
Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha inviato al generale Mario Arpino, Capo di Stato Maggiore della Difesa, il seguente messaggio:
"Nell'anniversario della nascita della Repubblica a voi tutti, militari di ogni arma o servizio, di ogni grado fino ai giovani di leva, un affettuoso saluto.
Oggi è il giorno in cui tradizionalmente si rinnova l'incontro ideale del Capo dello Stato con tutti coloro che in armi servono la patria. Un incontro, quest'anno, particolarmente sentito mentre si dispiega il vostro impegno nelle operazioni di supporto alla politica estera italiana per il ristabilimento della sicurezza e della legalità internazionale, per la difesa dei diritti umani.
Da due decenni ormai state prestando ininterrottamente e con ammirevole competenza la vostra opera in interventi di solidarietà nelle più diverse parti del mondo: prima in Libano, poi in Namibia, quindi nel Golfo Persico per la liberazione del Kuwait e poi ancora in Albania, in Somalia e, più recentemente, nel territorio bosniaco.
Tutti questi eventi hanno richiesto, per le forze di terra, di mare e dell'aria, grande impegno. Un impegno che in alcuni casi è stato, purtroppo, pagato con il sacrificio della vita.
Oggi la situazione internazionale, resa complessa e grave dall'esplosione nella penisola balcanica della crisi del Kossovo, vi vede, ancora una volta, presenti in prima linea, in missione di pace.
L'assolvimento con dignità ed efficienza, di precisi ed onerosi compiti, all'interno degli organismi internazionali di cui l'Italia fa parte, è diretta al raggiungimento di una pacifica convivenza tra i popoli balcanici.
In questo momento voglio ricordare anche coloro che nel passato si sono sacrificati su tutti i fronti, immolando la loro vita sia in guerra sia in tempo di pace per difendere la patria e i valori che sono alla base della nostra costituzione e della società civile.
A tutti voi e, alle vostre famiglie, che con voi condividono quotidianamente questo generoso impegno, la riconoscenza della repubblica e il mio caloroso saluto."
Roma, 1° giugno 1999
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Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha inviato al generale Mario Arpino, Capo di Stato Maggiore della Difesa, il seguente messaggio:
"Nell'anniversario della nascita della Repubblica a voi tutti, militari di ogni arma o servizio, di ogni grado fino ai giovani di leva, un affettuoso saluto.
Oggi è il giorno in cui tradizionalmente si rinnova l'incontro ideale del Capo dello Stato con tutti coloro che in armi servono la patria. Un incontro, quest'anno, particolarmente sentito mentre si dispiega il vostro impegno nelle operazioni di supporto alla politica estera italiana per il ristabilimento della sicurezza e della legalità internazionale, per la difesa dei diritti umani.
Da due decenni ormai state prestando ininterrottamente e con ammirevole competenza la vostra opera in interventi di solidarietà nelle più diverse parti del mondo: prima in Libano, poi in Namibia, quindi nel Golfo Persico per la liberazione del Kuwait e poi ancora in Albania, in Somalia e, più recentemente, nel territorio bosniaco.
Tutti questi eventi hanno richiesto, per le forze di terra, di mare e dell'aria, grande impegno. Un impegno che in alcuni casi è stato, purtroppo, pagato con il sacrificio della vita.
Oggi la situazione internazionale, resa complessa e grave dall'esplosione nella penisola balcanica della crisi del Kossovo, vi vede, ancora una volta, presenti in prima linea, in missione di pace.
L'assolvimento con dignità ed efficienza, di precisi ed onerosi compiti, all'interno degli organismi internazionali di cui l'Italia fa parte, è diretta al raggiungimento di una pacifica convivenza tra i popoli balcanici.
In questo momento voglio ricordare anche coloro che nel passato si sono sacrificati su tutti i fronti, immolando la loro vita sia in guerra sia in tempo di pace per difendere la patria e i valori che sono alla base della nostra costituzione e della società civile.
A tutti voi e, alle vostre famiglie, che con voi condividono quotidianamente questo generoso impegno, la riconoscenza della repubblica e il mio caloroso saluto."
Roma, 1° giugno 1999