Dichiarazione video del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in occasione del 50° anniversario della Rai - Radio Televisione Italiana
Il mio primo ricordo della televisione risale a 10 anni prima: eravamo nell'inverno del '44-'45, l'Italia era allora divisa dalla linea gotica.
Un mio vecchio compagno di scuola, livornese, che alla fine degli anni '30 era emigrato negli Stati Uniti per motivi razziali, che si trovava in quella zona come militare americano, di tanto in tanto veniva a trovarmi.
Al termine di una nostra cena fra amici, mi disse: "Vedi, fra qualche anno anche voi avrete al posto della radio, la televisione. La vostra vita cambierà profondamente". Ne rimasi meravigliato e incredulo. E mi aggiunse: "Quanto meno la televisione in una casa italiana, come lo è già nelle case americane, prenderà il posto del focolare, sarà il centro della casa".
Questo di fatto è successo ed ora stiamo andando anche oltre.
E la televisione ha avuto una funzione importantissima sul popolo italiano, perché ne ha da un lato favorito un maggiore amalgama, ha rafforzato l'unità attraverso un'unità del linguaggio. Qualche purista potrà obiettare sulla purezza di qualche linguaggio televisivo, ma sta di fatto che le singole regioni d'Italia hanno effettivamente, da allora, iniziato a parlare tutte quante la stessa lingua, conservando, ma utilizzando meno il dialetto.
La stessa funzione sta avendo la televisione nei confronti dell'estero per tutte le comunità italiane, siano tuttora cittadini italiani, siano esse diventate di cittadinanza di altro Paese, ma di origine italiana, le quali tengono molto al rapporto con la nostra cultura e la nostra lingua.
Questo, direi, è il fatto positivo e importante della televisione. Oltre al fatto che, attraverso la televisione, accanto a trasmissioni di spettacolo che uno può considerare più o meno superficiali, vi sono importanti trasmissioni che aiutano la conoscenza: trasmissioni sulla natura, sulla storia nostra e di tutti i popoli.
Abbiamo cominciato a conoscere meglio anche altri popoli del mondo, le loro culture che prima non conoscevamo o le conoscevano solamente coloro che erano interessati e compravano qualche libro.
Trovo, quindi, che vi è stato un importante avanzamento sociale, di cui dobbiamo essere grati alla televisione.
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Un mio vecchio compagno di scuola, livornese, che alla fine degli anni '30 era emigrato negli Stati Uniti per motivi razziali, che si trovava in quella zona come militare americano, di tanto in tanto veniva a trovarmi.
Al termine di una nostra cena fra amici, mi disse: "Vedi, fra qualche anno anche voi avrete al posto della radio, la televisione. La vostra vita cambierà profondamente". Ne rimasi meravigliato e incredulo. E mi aggiunse: "Quanto meno la televisione in una casa italiana, come lo è già nelle case americane, prenderà il posto del focolare, sarà il centro della casa".
Questo di fatto è successo ed ora stiamo andando anche oltre.
E la televisione ha avuto una funzione importantissima sul popolo italiano, perché ne ha da un lato favorito un maggiore amalgama, ha rafforzato l'unità attraverso un'unità del linguaggio. Qualche purista potrà obiettare sulla purezza di qualche linguaggio televisivo, ma sta di fatto che le singole regioni d'Italia hanno effettivamente, da allora, iniziato a parlare tutte quante la stessa lingua, conservando, ma utilizzando meno il dialetto.
La stessa funzione sta avendo la televisione nei confronti dell'estero per tutte le comunità italiane, siano tuttora cittadini italiani, siano esse diventate di cittadinanza di altro Paese, ma di origine italiana, le quali tengono molto al rapporto con la nostra cultura e la nostra lingua.
Questo, direi, è il fatto positivo e importante della televisione. Oltre al fatto che, attraverso la televisione, accanto a trasmissioni di spettacolo che uno può considerare più o meno superficiali, vi sono importanti trasmissioni che aiutano la conoscenza: trasmissioni sulla natura, sulla storia nostra e di tutti i popoli.
Abbiamo cominciato a conoscere meglio anche altri popoli del mondo, le loro culture che prima non conoscevamo o le conoscevano solamente coloro che erano interessati e compravano qualche libro.
Trovo, quindi, che vi è stato un importante avanzamento sociale, di cui dobbiamo essere grati alla televisione.