Ufficio per gli affari giuridici e le relazioni costituzionali (1948 - 2018)
Descrizione del contenuto
Istituito fin dall'inizio della Presidenza di Luigi Einaudi (D.P. 9 nov. 1948, n. 4) con la denominazione di "Ufficio per gli atti legislativi e di governo", l'Ufficio tratta le questioni di ordine costituzionale e giuridico connesse alla figura del Presidente della Repubblica, all'esercizio delle funzioni che la Costituzione gli assegna e all'elaborazione delle relative prassi costituzionali. Tratta, in particolare, le questioni concernenti le guarentigie, prerogative e immunità presidenziali; il Parlamento e lo scioglimento delle Camere; la Corte Costituzionale; il Consiglio Superiore della Magistratura; il Governo e i rapporti con questo; il Comando e l'impiego delle Forze armate e il Consiglio supremo di difesa; i rapporti con le autonomie; gli interventi sul Governo, sul Parlamento e su temi di natura istituzionale; i Messaggi alle Camere ex artt. 74 e 87 della Costituzione e i messaggi di indirizzo, celebrativi e di fine anno; la Partecipazione alla funzione amministrativa, alla funzione giurisdizionale e alla funzione legislativa.
Nel 1949 (D.P. 25 ott.1949, n. 26), l'Ufficio, denominato per i "Rapporti con il Parlamento e con il Governo", ampliò le sue competenze agli affari economici e finanziari.
Nel corso della Presidenza Gronchi (D.P. 28 feb. 1957, n. 39), l'Ufficio, divenuto "Servizio rapporti con il Parlamento e con il Governo", fu articolato in tre uffici, "Ufficio Rapporti con il Parlamento, il Governo e gli altri Organi costituzionali"; "Ufficio Studi e controlli"; "Ufficio Grazie".
Con l'avvio della Presidenza Cossiga, il "Servizio Affari giuridici e rapporti con gli organi costituzionali", come era stato riordinato sotto la Presidenza Pertini (D.P. 24 giugno 1980, n. 36), assunse l'attuale denominazione "Ufficio per gli Affari giuridici e le relazioni costituzionali" (D.P. 30 ott. 1985, n. 9), che nel corso della Presidenza Scalfaro venne articolato nelle due Divisioni per gli " Affari costituzionali, atti normativi e grazie" e per gli "Atti amministrativi, ricorsi straordinari e Consiglio superiore della Magistratura" (D.P. 1° mar. 1999, n. 126/N).
Sotto la Presidenza Napolitano, le competenze sulle Grazie e sul Consiglio superiore della Magistratura passarono al nuovo " Ufficio per gli Affari dell'amministrazione della Giustizia", istituito (D.P. 31 mag. 2006, n. 1/N) a seguito della sentenza della Corte costituzionale sul potere di grazia, ove si affermò, nella sostanza, che il Capo dello Stato ne era titolare non solo formale (sentenza n. 200 del 18 maggio 2006).
A capo dell'Ufficio si sono susseguiti Nicola Picella, dal 1948 al 1955; Francesco Cosentino dal 1955 al 1961; Francesco Fadda dal 1961 al 1973; Riccardo Chieppa dal 1973 al 1976; Aldo Quartulli dal 1976 al 1978; Giuseppe Carbone dal 1978 al 1986; Carlo Salimei dal 1986 al 1988; Salvatore Sechi dal 1992 al 2013; Giancarlo Montedoro dal 2013 al 2018; Daniele Cabras dal 2018
Collocazione
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